viaggio in messico

Viaggio in Messico, tra rovine Maya e mare paradisiaco

Dopo tanto tempo passato a sognare questo magico luogo oltreoceano, lo scorso gennaio sono riuscita a realizzare il mio viaggio in Messico.

In seguito ad un ritardo di due giorni, causa tempesta di neve in Germania che aveva bloccato i voli, sono finalmente atterrata all’aeroporto di Cancun. La tiepida aria dei tropici mi ha accolta e io mi sono lasciata accarezzare dal suo piacevole tepore, abituandomi immediatamente a quelle temperature.

La prima tappa del mio viaggio in Messico non poteva che essere Chichén Itza.

chichen itza

La penisola dello Yucatan ospita infatti una delle più importanti testimonianze della civiltà Maya, la quale abitava la zona prima dell’arrivo dei conquistatori spagnoli.

All’interno del parco archeologico spicca, per imponenza, la piramide di Kukulkan, dedicata al Dio Serpente Piumato. Il nome è il risultato della somma di diverse parole, Chi (bocca), Che’en (pozzo), Itz (mago) e Ha (acqua), “La bocca del pozzo dei maghi dell’acqua”, riferimento al Cenote Sagrado, considerato dagli antichi la porta per Xibalbà, l’oltretomba.

chichen itza

Nonostante tutti abbiano già visto la sua immagine in diverse foto, cartoline e documentari, arrivati al suo cospetto la sensazione sarà ugualmente di grande meraviglia.

Ma il sito racchiude tanti altri resti archeologici che vale la pena ammirare. Tra questi il tempio dei guerrieri e la piattaforma dei teschi, testimonianze degli antichi rituali Maya che prevedevano anche sacrifici umani. E l’osservatorio astronomico, detto El Caracol,dove i Maya studiavano gli astri e i fenomeni atmosferici.

chichen itzachichen itza

Passeggiare sotto il sole tra le rovine di quest’antica civiltà è stato senza dubbio il perfetto benvenuto in un paese ricco di meraviglie storiche e naturali.

Ci spostiamo poi nello stato del Quintana Roo, e più precisamente a Cobà. La particolarità di queste rovine è il fatto di trovarsi totalmente immerse nella giungla.

viaggio in messicocoba

Noi siamo arrivati la mattina presto, all’apertura del sito, ritrovandoci così a camminare per i sentieri completamente soli, circondati solamente dal fruscio delle foglie e dai canti degli uccelli.

L’attrazione principale di Cobà è la grande piramide Nohuch Mul. Fino a non molto tempo fa era possibile scalare la piramide, alta 42 metri, dalla cui cima si poteva godere di una vista mozzafiato sulla giungla.

rovine coba

Il viaggio prosegue verso una delle località più famose della Riviera Maya, ossia Tulum. Qui non solo è possibile visitare uno dei siti archeologici più belli del Messico, ma anche rilassarsi su una delle lunghe distese di sabbia dorata.

rovine di tulum

Il sito archeologico di Tulum si distingue dagli altri della regione per essere affacciato sul mare. Il verde della vegetazione tropicale si fonde con l’azzurro delle acque, creando uno scenario impossibile da dimenticare.

tulum

Ognuno dei siti archeologici visitati mi ha regalato emozioni diverse, ma ugualmente intense. Dalla maestosità della piramide di Chichén Itza baciata dal sole, alla tranquillità delle rovine di Cobà, dove la vegetazione di un verde intenso domina il paesaggio, fino allo spettacolo del Castillo di Tulum, a picco sul mare turchese.

viaggio in messico

Impossibile scegliere quale sia stato il mio preferito.

Un viaggio in Messico non può dirsi completo senza visitare almeno uno dei suoi innumerevoli cenotes. I cenotes altro non sono che delle grotte naturali di acqua dolce, formatesi in seguito all’erosione calcarea.

Ve ne sono di diversi tipi: da quelli simili a vere e proprie grotte sotterranee, con tanto di stalattiti e stalagmiti, come il cenote Chaak Tun, a quelli completamente all’aperto come il Cenote Azul. Ad altri veramente suggestivi come il cenote Ik Kil, a pochi passi da Chichén Itza, le cui pareti sono coperte da liane, piante rampicanti e muschi.

cenote azul

Per i Maya i cenotes erano luoghi sacri, considerati una porta d’accesso al mondo spirituale. E in alcuni di essi non risulta difficile percepire quel tipo di magia.

Il Messico non è solo storia e cultura, ma anche paradisi naturali e cibo delizioso. Dopo Tulum, che al di là delle rovine non mi ha fatto impazzire come città, ci siamo spostati a Playa del Carmen, una delle perle della Riviera Maya.

playa del carmen

Qui l’influenza degli Stati Uniti si nota immediatamente, ma per chi ama il paese a stelle e strisce non è necessariamente un male. La Quinta Avenida, la via principale della città, è un susseguirsi di negozi, ristoranti e locali.

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Purtroppo non siamo stati troppo fortunati col tempo, tra qualche sporadica scarica di pioggia e il vento che ha reso il mare agitato.

È tempo allora di spostarci su un’isola a nord della costa di Cancun. Immersa nel Mar dei Caraibi troviamo Isla Mujeres, dove si respira l’anima caratteristica del paese, tra casette colorate, bancarelle di tacos a pochi pesos e l’inconfondibile profumo della brezza marina.

messico e nuvoleisla mujeresisla mujeres

Per l’ultima notte di questo viaggio in Messico torniamo sulla terraferma, ovviamente a Cancun. Abbiamo deciso di soggiornare nella parte nord nella zona hotelera, in posizione leggermente decentrata, lontana dalla confusione dei principali resort. Qui inaspettatamente ho trovato un mare cristallino, compensando in qualche modo la sfortuna meteorologica incontrata nei giorni precedenti.

messico

Il sole che tramonta infuocando il cielo, le acque calde del mare che lambivano la spiaggia, le luci che pian piano facevano scintillare la lingua di sabbia che ci ospitava… È stata la perfetta conclusione della mia esperienza in questo paese, certa che prima o poi ci rincontreremo.

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