viaggio in cornovaglia

Viaggio in Cornovaglia

Viaggio in Cornovaglia

La Cornovaglia, terra di miti e leggende, elfi e folletti, con le sue brughiere sconfinate e paesaggi mozzafiato a picco sul mare, ha da sempre esercitato su di me un fascino misterioso. 

Il mio viaggio in Cornovaglia, dopo un treno proveniente da Londra, è iniziato da Plymouth, nel Devon, sulla costa meridionale dell’Inghilterra.

plymouth

Plymouth

Plymouth è una cittadina portuale legata alla figura di Sir Francis Drake, il primo corsaro e navigatore inglese a circumnavigare il globo. È possibile ammirare la sua statua all’interno del Plymouth Hoe, il grande parco affacciato sull’oceano. Sul verde promontorio si staglia solitario un faro a righe bianche e rosse, lo Smeaton Tower.

smeaton tower

Con l’acquisto di un biglietto di poche sterline si può visitarne l’interno. E farsi così un’idea di come vivevano i guardiani del faro all’epoca in cui esso era ancora funzionante.

L’aria che si respira quassù, con davanti la vista dell’orizzonte sconfinato e il blu del mare a perdita d’occhio, trasmette immediatamente una piacevole leggerezza.

La serata è proseguita poi nella zona portuale, ricca di ristoranti e pub dove gustare una birra accompagnata da un fish&chips.

plymouth harbour

Qui troviamo un importante memoriale simbolico: il cosiddetto Mayflower Steps Memorial. Esso rappresenta il luogo da cui, carichi di speranza, nel 1620 partirono i primi Padri Pellegrini diretti nel Nuovo Mondo. Accanto alla bandiera del Regno Unito svetta infatti anche quella degli Stati Uniti.

mayflower steps memorial

Il vero viaggio on the road in Cornovaglia è iniziato il giorno successivo, alla volta di Tintagel, sulla costa occidentale della penisola.

Tintagel

Attrazione principale della zona è il Castello di Tintagel, o meglio le rovine che ne rimangono, qualche arcata, torretta e delle mura. La mancanza di un vero e proprio castello medievale tuttavia non rende questo posto meno eccezionale.

tintagel castle

Ciò che lo rende speciale è infatti il suo indissolubile legame con la leggenda di Re Artù, indicandolo come luogo del concepimento dell’eroe.

Secondo la Storia dei Re d’Inghilterra, scritta da Geoffrey di Monmouth, Uther Pendragon, sovrano di Britannia, con l’aiuto di Merlino, assunse le sembianze del duca di Cornovaglia, per poter passare la notte con sua moglie di cui si era invaghito.  Concependo così il leggendario Artù.

king arthurleggenda re artù

Il castello fu in passato costruito per metà sulla terraferma e per metà su un promontorio frastagliato che si protende sul mare. Oggi la visita inizia proprio attraversando un ponte che collega le due estremità, permettendo di calarsi fin da subito nella magica atmosfera che permea questo luogo fuori dal tempo.

castello di tintagel

Tintagel è senza dubbio il posto che più ho amato di questo viaggio in Cornovaglia: il verde brillante del promontorio con le sue scogliere a strapiombo sull’oceano, il colore mutevole dell’acqua, dal blu al verde turchese, la sensazione di libertà e romanticismo.

cornovaglia

Ai piedi dell’isola è possibile raggiungere anche la Grotta di Merlino, dove il druido si ritirava per condurre i suoi esperimenti e sortilegi.

grotta di merlino

Questo tratto di costa non è legato solo alle vicende di Re Artù, ma anche alla triste storia d’amore tra Tristano e Isotta. Insomma, impossibile andarsene da qui senza sentire il cuore colmo di malinconia.

La giornata è proseguita scendendo lungo la costa e facendo tappa in diversi villaggi caratteristici, da Port Isaac a Padstow, dalla rinomata St Ives fino a Penzance, tappa finale di un lungo giorno di esplorazione.

st ives

I villaggi della Cornovaglia si assomigliano tra loro: strade acciottolate, cottage dai colori pastello, barchette dei pescatori, il profumo delle cornish pastries appena sfornate, il sapore di zucchero proveniente dai negozi di dolci col loro celebre fudge, e una generale atmosfera rilassata.

port isaac

Rilassata fino a quando, appena usciti da una gelateria col vostro bel cono gelato in mano, all’improvviso avvertite sulla vostra spalla una presenza sgradita e ingombrante, che nel giro di qualche secondo vi ruberà letteralmente la vostra merenda dalle mani, per poi banchettare felice assieme ai suoi amici gabbiani. Tratto da una storia vera.

viaggio in cornovaglia

Una delle tappe imperdibili di un viaggio in Cornovaglia è St Michael’s Mount.

St Michael’s Mount

Molto meno conosciuta rispetto al cugino francese Mont-Saint-Michelle in Normandia, è anch’essa un’isola raggiungibile a piedi tramite una passerella in granito che, durante la bassa marea, compare dalle acque dell’oceano, per poi scomparire nuovamente.

st michael's mount castle

Il nome di St Micheal’s Mount deriva da una leggenda locale, secondo cui un gruppo di pescatori e marinai videro l’arcangelo Michele comparire su un lato dell’isola nel 495 d.C., ed egli chiese loro di innalzare una chiesa.

La creazione dell’isola stessa viene narrata dal folklore locale come un evento straordinario: un gigante di nome Cormoran avrebbe terrorizzato gli abitanti di Marazion e dei villaggi vicini mentre trasportava l’argilla dalle colline più a nord per costruire la montagna in mezzo al mare.

Leggende o meno, certo è che sull’isolotto, adagiato nella Mount’s Bay, si trova un’abbazia risalente al XI secolo. Nel Cinquecento, dopo la rottura con la Chiesa cattolica, il re Enrico VIII confiscò i monasteri del paese, compresa tale abbazia benedettina, la quale venne trasformata in fortificazione militare.

castello di st michael's mountst michael's mount

Nel 1659 il proprietario divenne Jonh St. Aubuyn, che da quel momento la utilizzò come residenza di famiglia. Oggi è possibile visitare il castello con i suoi giardini per poi fermarsi a bere un delizioso cream tea.

Se volete preparare anche a casa vostra i deliziosi scones inglesi trovate la ricetta qui.

visitare st micheal's mount

Mentre percorrete il sentiero che vi riporterà sulla terraferma vi volterete indietro per dare un ultimo sguardo al castello. Come spesso accade in questa zona costiera, sarà avvolto in una mistica nebbia, la qualche vi lascerà piacevolmente inebetiti a chiedervi se davvero avete visitato tale luogo incantato o se si sia trattato soltanto di un sogno.

Eden Project

Una meta spesso non considerata da chi visita queste zone è l’Eden Project, ultima tappa del mio viaggio in Cornovaglia. Aperto nel 2001, venne spesso considerato come l’ottava meraviglia del mondo moderno. Si tratta di una serie di serre, dette biomi, a forma di cupola.

eden project

Il Rainforest Biome è una zona umida e calda volta a ricreare l’ambiente della foresta pluviale, con piante esotiche, piccole costruzioni in legno, cascate e passerelle sospese al di sopra degli alberi. È la più grande foresta tropicale al chiuso del mondo intero, dove troverete banani, piante di cacao e caffé.

Il Mediterranean Biome riprodue invece il clima delle regioni mediterranee, e camminando tra i suoi sentieri potrete lasciarvi avvolgere dal profumo dei fiori e delle erbe aromatiche.

L’Eden Project raccoglie in totale ben 100.000 piante, rappresentanti specie provenienti dalle varie zone climatiche del mondo.

Il progetto ha lo scopo di raccontare l’affascinante storia delle piante e la loro importanza per l’umanità. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone sugli effetti devastanti del cambiamento climatico. In modo che tutti possiamo contribuire a produrre cambiamenti positivi volti a proteggere la pachamama, la nostra madre terra.

eden project rainforest

Un posto decisamente particolare che merita assolutamente una deviazione.

Per concludere questo viaggio in Cornovaglia…

La Cornovaglia mi ha regalato scenari incantevoli. Scogliere affacciate sul blu dell’oceano, rovine di castelli, romantici villaggi di pescatori. Isole avvolte nella nebbia e legate alla terraferma da una lingua di sabbia che di tanto in tanto scompare per poi riapparire magicamente come nelle fiabe. E per finire inaspettate foreste tropicali.

Un luogo unico al mondo che conquisterà il vostro cuore, come ha fatto col mio.

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